Le formiche sono felici

Qualche giorno fa mi sono trovato a parlare con un cliente piuttosto amareggiato, depresso, ma anche arrabbiato per la situazione in generale.
Mi diceva che se avesse avuto più soldi, se avesse avuto una risposta per quel finanziamento o se avesse trovato un socio finanziatore, di sicuro avrebbe potuto lavorare diversamente, con uno stato d'animo più positivo. Ho lasciato che sfogasse la rabbia, che dicesse tutto quello che pensava riguardo la situazione economica, al Covid, la crisi e anche sulla concorrenza sleale. Gli ho risposto che ero assolutamente d'accordo, che tutto quello che diceva era vero e che un'iniezione di capitali, l'acquisto di macchinari o un socio finanziatore sicuramente avrebbero potuto aiutarlo a cambiare la situazione.
Poi però, a bruciapelo, gli ho chiesto: "Ma se nel frattempo, in attesa di questi eventi, provassi a invertire il ragionamento e iniziassi a lavorare comunque con più entusiasmo, credi che potrebbe aiutarti oppure peggiorerebbe le cose?"
Fantasia? Discorsi fuori dalla logica? Favole? Certo, può darsi.
Però conosco decine di persone che attendono che sia la vita a portare loro buone notizie, a cambiare le loro giornate, aspettano che sia un evento straordinario ad invertire, stravolgere l'andamento delle cose, insomma qualcuno o qualcosa che gli dia la carica per ripartire più forte. Comportarsi in questo modo è il sintomo che si sta perdendo di vista una cosa essenziale: i soldi, il benessere sono sempre stati una creazione dell'uomo e non il contrario.
Qualcuno potrebbe obiettare che sia una frase facile, un'esemplificazione ad effetto, un parolone da motivatori o coach da quattro soldi, sta di fatto però che sia inopinabile che il denaro sia un creazione dell'uomo e che quindi il benessere che ne consegue sia solo opera di questi e non il contrario. Certo non sto affermando che tutti gli uomini e le donne siano uguali, che tutti siano fermi, indolenti, in attesa che capiti qualcosa; sto semplicemente rimarcando quanto già affermato nel mio articolo sull'entusiasmo, ovvero che l'atteggiamento può essere fortemente condizionante. Uno stato d'animo fiducioso non ti dà la certezza che accada qualcosa di buono, ma aiuta e ti rende capace di vedere, mentre un atteggiamento rassegnato abbassa le difese, le probabilità ed è il prologo di una sconfitta quasi sicura.
Certo non è escluso che una commessa inattesa, un ordine importante, un nuovo lavoro, un finanziamento possano arrivare per caso, ma quante sono le probabilità rispetto ad andarsele a cercare? E, se proprio vogliamo dirla tutta, quanti soci di capitali, finanziatori, datori di lavoro sarebbero disposti a lavorare con una persona pessimista e sfiduciata rispetto ad un'entusiasta e ottimista?
Le giornate sono di 24 ore per tutti, in gran parte dei casi abbiamo tutti due braccia, due gambe, un cervello funzionante e conosciamo un numero sufficiente di persone con le quali iniziare qualcosa di buono. La differenza tra quelli che vanno avanti e quelli che restano al palo sta nel fatto che i primi si propongono, invogliano, convincono o, meglio ancora, entusiasmano, e i secondi attendono e sperano.
Parlo per esperienza personale: la mia vita si è rivoluzionata nel preciso istante in cui ho iniziato a rendermi conto che potevo farlo solo io. E' allora che è iniziato tutto: come la metafora della palla di neve che ruzzolando giù per il pendio diventa sempre più grande, così la mia vita ha iniziato ad attirare una serie di eventi concatenati, semplicemente perché ho cominciato a riconoscere i segnali, vederli e coglierli. Chiunque sia appassionato di crescita personale conosce perfettamente la legge dell'attrazione: quell'effetto di notare le cose solo per il fatto di desiderarle. Se ho deciso che voglio acquistare un'auto, da quel momento in poi non vedrò altro che quel modello. La legge dell'attrazione, a parte qualche distorsione o forzatura fantasiosa, non è altro che un aumento della capacità percettiva, un ampliamento dell'orizzonte, una migliore capacità di attrarre a sé ciò che prima esisteva già ma di cui non ce ne rendevamo conto.
Dunque cosa voglio dire? Semplicemente che se impari ad essere una persona entusiasta di ciò che fai, una persona coinvolgente e affascinante, hai molte più possibilità di attrarre a te possibilità e persone rispetto a chi le attende come un evento fortuito, a chi si aspetta che diventare una persona migliore sia una conseguenza di un evento esterno.

Io penso che tutti dovrebbero studiare le formiche. Esse hanno una sorprendente filosofia in quattro punti. Non arrenderti mai, guarda avanti, sii positivo e fai tutto quello che puoi. (Jim Rohn)

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