No, il coaching non è una terapia, non é assimilabile né alla psicoterapia né alla psicoanalisi. Il coaching è un percorso guidato in cui il cliente decide di affidarsi al supporto di un professionista che lo accompagni a migliorare la performance, il benessere, l'umore.
Certamente è possibile avere fattura, tuttavia non è una fattura scaricabile come spese mediche
La differenza è enorme: la terapia psicologica o psicoanalitica prevede un percorso molto più approfondito, il coaching è in grado di accompagnare, sbloccare in tempi brevi disagi o problematiche non patologiche.
Sì, il coach è un professionista che può esercitare grazie alla Legge 14 gennaio 2013 n. 4: di seguito il testo del regolamento per le professioni non riconosciute, ovvero per i professionisti senza albo o ordine di categoria.
Certamente sì, le due cose non sono incompatibili, è chiaro però che il cliente non può aspettarsi che il professionista che già lo segue possa necessariamente essere d'accordo, perché le indicazioni potrebbero non sempre coincidere, ma non vi sono controindicazioni, perché un percorso potrebbe aiutarti a comprendere i motivi del disagio e l'altro aiutarti a sperimentare nuovi approcci ai problemi.
Non è possibile dire in anticipo quanto possa durare, tuttavia il metodo di "coaching breve strategico" prevede un massimo di 10 sedute entro le quali è necessario e soprattutto è possibile concludere il percorso guidato
Certo, puoi interrompere il percorso quando lo ritieni opportuno. Gli incontri sono sempre concordati e non hanno alcun obbligo. Il percorso guidato è sempre accordato, così come gli incontri sono sempre basati sul rispetto della vita di chi chiede supporto e non sono mai invasivi e mai obbligatori
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