Davvero ci piacerebbe cambiare vita?

Quando leggo di persone stanche del loro lavoro, o che dichiarano di voler risolvere una volta per tutte i loro problemi di cuore, di famiglia o con il capo, sono certo che lo pensino realmente e che siano in buona fede, tuttavia mi chiedo anche quanto siano realmente coscienti di quello che affermano e quanto dei loro autoinganni.
Uno dei motivi principali per cui abbiano tanto successo i libri e i corsi di self help, le richieste di supporto psicologico, coaching e counseling, è proprio la scarsa consapevolezza. Quanti di questi si sono posti il problema di cosa significhi veramente cambiare vita? 

In un altro articolo di questo stesso blog, ho già trattato la difficoltà di lasciare la comfort zone, ma è anche doveroso essere preparati ai cambiamenti e chiederci se davvero ci piacerebbero. Saremmo disposti a sacrificare il nostro modo di essere?
Sono sicuro che in molti risponderanno d'istinto di sì, altrimenti non staremmo qui a parlarne, tuttavia sono altrettanto sicuro che non ne siano del tutto consapevoli.

Ipotizziamo, ad esempio, che una persona timida e accondiscendente, sia stanca di essere anche incapace di ribellarsi, vi suona familiare? Molto probabilmente il primo desiderio sarebbe quello di diventare più assertivi, ma quanta paura ci sarebbe, di contro, di non essere coerenti con l'idea del sé?
Quanti di quelli che vorrebbero diventare più assertivi, sarebbero disposti ad essere magari giudicati presuntuosi o peggio antipatici?
Forse non tutti saremmo in grado di sopportare l'idea che qualcuno possa pensare di noi ciò che noi per primi pensiamo di altri. Già, perché i nostri pregiudizi si nascondono proprio con gli autoinganni.

E' bene dunque diventare più consapevoli, è utile farci un esame, chiederci se davvero abbiamo stima di coloro ai quali ambiamo di somigliare o se proviamo invece invidia o peggio ancora rabbia.

Siamo disposti a perdere la nostra identità?
Siamo disposti a sopportare di sentirci addosso lo stesso sguardo di invidia che oggi riserviamo a chi diciamo di voler somigliare?
Siamo disposti a non vantarci più di quanto siamo belli e bravi noi?

E' così, è davvero incredibile come possa influenzarci ed essere condizionante la coerenza del rimanere sé stessi, veder cambiare il giudizio e le persone che ci stanno intorno quando cambiamo davvero, quando iniziamo a dire di no.
Non è sempre piacevole, soprattutto se ci piaceva essere considerati in un altro modo.

Aspettiamoci invidia se abbiamo successo, sdegno se diventiamo più assertivi, pregiudizio se guadagniamo più soldi, aspettiamoci di essere criticati e biasimati quando inizieremo ad essere diversi.

Prima di intraprendere questo viaggio dunque, valutiamo le conseguenze, sia quelle belle che quelle meno piacevoli.
Abituiamoci all'idea che potremmo essere vittima dei nostri stessi pregiudizi di oggi.
Studiamo a fondo i nostri valori, cosa realmente pensiamo e cosa saremmo disposti a perdere e solo alla fine, decidiamo se e cosa diventare.

Foto di Alexas Fotos da Pexels