Comunque vada sarà un successo

Chi non si è mai sentito demotivato e senza un obiettivo preciso?

Chi non si è svegliato, almeno una volta, senza quella sensazione di inedia e voglia di non fare?

Comincio io: spesso, spessissimo e non so perché, punto.

E allora come faccio a liberarmi di quella sensazione?

Ebbene, dopo aver ammesso di essere il solito grinch con cui sono costretto a convivere da mezzo secolo, mi ricordo che posso fare qualcosa per cambiare! “Se io posso cambiare, e voi potete cambiare, allora tutto il mondo può cambiare" (Rocky Balboa).

Dunque, dopo qualche minuto di autocommiserazione, decido che, per cambiare il volto della mia giornata e, spero, di quella di qualcun altro, io debba “accendermi”, ma nel vero senso della parola. Devo accendere una luce nel mio raggio d’azione.

Il mio pensiero, da quel momento in poi, è “cosa poter fare, dire, pensare, affinché la mia presenza, il mio passaggio, le mie parole lascino una piacevole sensazione per qualcuno”. Vi lascio qualche secondo per pensare, criticare, ridere, chiudere la pagina o decidere di continuare per vedere dove voglio arrivare.

Sì, lo penso davvero e lo faccio, indipendentemente da quello che la giornata mi prospetta, indipendentemente dal tempo, dall’umore, da dove devo andare e da quanta voglia io abbia di farlo.

Sia chiaro: tutto nasce dopo la doccia (che contro ogni filosofia de noaltri è rigorosamente calda di inverno e fresca d’estate) senza la quale la mia giornata non può iniziare.

Mi profumo, mi coccolo, mi vesto con calma (perché come al solito mi sono svegliato almeno mezz’ora prima del necessario), cerco di rendermi piacevole, innanzitutto a me stesso e scendo con un solo obiettivo: illuminare.

Certo non è sempre semplice, soprattutto quando l’umore, per qualsiasi motivo, è sotto i piedi ma fattibile sì, lo è, credetemi.

Guardo i miei bambini, mia moglie, la mia casa, chiudo la porta e ringrazio Iddio che ci sono.

Scendo di casa, osservo la mia auto acquistata con i soldi che mi sono guadagnato e mi riprometto di portare un sorriso, un momento piacevole, una frase, una battuta, un consiglio, insomma una luce.

Preparatevi a non avere nulla in cambio, a volte capita, ma credetemi, sono molte di più le volte in cui noi stessi riceviamo sorprese positive che quelle in cui non riceviamo nulla o peggio sguardi perplessi.

Potrebbe sembrare semplicistico o vagamente new age? Può darsi... ma per quanto mi riguarda, lo ribadisco, ha un solo obiettivo: cambiare la mia e la giornata di qualcuno. Capita leggendo negli occhi dei malcapitati lo stupore di un sorriso gratis… nove volte su dieci, funziona!

Inizio da subito sia chiaro, al bar, al primo caffè, entro sorrido e con voce squillante saluto gli astanti. Non nascondo che qualche volta vengo osservato come un marziano, un tipo strano che di primo mattino abbia il coraggio di sorridere o addirittura urlare, salutare, insomma essere sveglio mentre, al contrario, c’è sicuramente qualcuno che sta ancora cercando le coordinate del proprio corpo, dopo aver lasciato un letto ed una casa calda. Tuttavia, il solo fatto di vedere negli occhi di qualcuno un bagliore, uno stupore, mi restituisce un significato cento volte superiore al “sacrificio” inutile che qualche volta mi sembra di fare.

Sappiate che se non dovesse funzionare, nella peggiore delle ipotesi, vi può far sentire un po’ stupidi ma, pazienza, potete riprovarci con un passante, con il primo cliente, collega, paziente o, ancor meglio, col vostro capo, oppure potete riprovarci telefonando subito a qualcuno a cui volete bene, o magari inviando un messaggio d’amore a vostra moglie, marito, figlio, padre, madre (se avete la fortuna di averli ancora).

Gioite di voi stessi per godere del fatto di essere un elemento positivo, una scintilla, una carezza, un bacio sulla guancia di qualcuno che, in quel preciso istante, potrebbe averne bisogno.

Non avete idea di come la vostra giornata possa volgere al meglio.

"Non saprete mai quanto bene può fare un semplice sorriso" (Madre Teresa di Calcutta)


Foto di Elina Sazonova da Pexels