La chimica della vita

Mi è capitato di incontrare persone che mi chiedevano una consulenza su come poter migliorare il proprio stato mentale, il proprio approccio alle giornate, come insomma poter vivere in maniera più serena. Allo stesso tempo vedevo che queste persone avessero un approccio a dir poco contraddittorio rispetto agli obiettivi desiderati. Spesso e volentieri infatti si trattava di persone in evidente stato fisico trascurato, e non parlo di outfit (anche importante) quanto di un evidente stato di salute per nulla esaltante. Persone spesso in sovrappeso (o anche sottopeso), fumatori incalliti o in stato di sovraeccitazione, insomma persone con segnali evidenti che il loro equilibrio fosse compromesso già alla base.

Il più delle volte, in quelle occasioni, mi è capitato di vedermi costretto a sottolineare questa distonia, prestando chiaramente attenzione al come lo facessi.

In quanto composizione di cellule, l'organismo è alimentato da continui processi chimici ed energetici in costante ricerca di omeostasi (come già detto in un altro articolo), sia nelle ore di veglia che di sonno. Siamo persone le cui forze, i cui equilibri sono strettamente interconnessi, siamo esseri umani in senso fisico e mentale.

Cervello e corpo, è quasi ovvio sottolinearlo, sono fortemente collegati, sono l’uno nell’altro e non solo fisicamente. Si scambiano informazioni peer to peer in ogni istante della nostra vita, che lo si voglia o meno.

Pensare di poter vivere a prescindere da questo scambio, senza tenere conto delle conseguenze, è assolutamente impossibile. In certi casi, magari, si riesce anche a cavarsela, ma il più delle volte questo risultato ha costi elevatissimi in termini di equilibrio.

Le nostre abitudini alimentari, quelle fisiche, lo stile di vita e l’approccio mentale si influenzano vicendevolmente, quello che immettiamo nel corpo, sia che si parli di alimenti, che di aria o anche di ciò che ascoltiamo, guardiamo, inaliamo, tocchiamo, insomma, tutto quello che passa attraverso i nostri sensi, si trasforma in sostanze chimiche, influenza il fisico e, di conseguenza, l’umore.

Così, se decidiamo di osservare una dieta corretta, con alimenti che nutrono senza avvelenare il corpo, aiuteremo il nostro organismo che, a sua volta, supporterà la nostra mente a funzionare in maniera adeguata. Se riusciamo ad esercitare il fisico anche con un minimo movimento giornaliero (seppur blando e di breve durata), stimoliamo la secrezione di sostanze utili per il corpo e per la mente.

Allo stesso tempo, se riusciamo ad avere uno standard comportamentale, un approccio mentale sereno, questo consentirà al nostro fisico di secernere prevalentemente, ad esempio, endorfine invece che cortisolo (ormone dello stress).

Prima di qualsiasi cosa, prima di qualunque decisione su un percorso di crescita personale, di miglioramento del proprio stato psicofisico, quindi, chiedo sempre di cominciare dalla necessità di riequilibrare lo status, partendo innanzitutto da una corretta alimentazione, da uno stile di vita equilibrato.

Il viaggio che affronti è lungo e pensare di farlo con le ruote sgonfie non ha molto senso.

La metafora che utilizzo più spesso in queste situazioni è quella del maratoneta che decide di affrontare una gara vestito, con jeans, camicia, maglione, mocassini, piumino e cappello di lana: magari arriva anche alla fine della corsa ma in che condizioni, a quale costo e, soprattutto, perché?

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